Via al cantiere del nuovo ampliamento a Pontedera Novicrom: l'architettura dei margini urbani.
- And Studio Architects
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Con l’avvio del cantiere a Pontedera prende forma un nuovo importante capitolo per Novicrom: Il primo segno tangibile di un’idea che diventa spazio.
L’ampliamento dello stabilimento produttivo si tradurrà in un’architettura che racconta, attraverso forme e materiali, l’anima innovativa e dinamica dell’azienda.
Il progetto, pensato e reso possibile grazie alla collaborazione con Studio Tecnico Lucchesi, si articola in quattro sezioni distinte: tre dedicate alle attività produttive e una, affacciata sulla strada statale, pensata come spazio rappresentativo, una sorta di manifesto costruito del pensiero Novicrom.
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Le zone marginali tra le grandi arterie stradali ed il tessuto edificato rappresentano una categoria spaziale spesso trascurata nella pianificazione urbana. Si tratta di aree di transizione, nate dall’attrito tra infrastrutture di mobilità veloce e l’urbanizzazione consolidata, che oggi pongono questioni cruciali in termini di qualità ambientale, continuità spaziale e percezione urbana.
Questi spazi liminali, spesso destinati a funzioni residuali o lasciati in stato di degrado, possono invece essere riletti come dispositivi strategici per l’innesco di processi rigenerativi. La loro riconversione attraverso interventi di mitigazione paesaggistica e infrastrutture verdi permette non solo di riqualificare l’interfaccia tra viabilità e abitato, ma anche di migliorare il microclima, la qualità dell’aria e la vivibilità complessiva dei quartieri limitrofi.
Qui, la mitigazione del verde non è solo un gesto estetico, ma un atto politico, ecologico e di responsabilità. Introdurre vegetazione in questi spazi significa cucire ferite, rallentare lo sguardo, rinfrescare l’aria e restituire dignità a ciò che è ai margini. Il verde, con la sua forza silenziosa, trasforma le barriere in soglie, le separazioni in connessioni.
Attraverso interventi progettuali sensibili e visionari, queste zone possono diventare nuovi paesaggi di transizione: filtri viventi tra infrastruttura e abitato, tra movimento e stasi, tra presente e possibilità.
Questa è stata la filosofia progettuale che ha guidato l’intervento di ampliamento per la Novicrom, dove le soglie tra industria e città sono state reinterpretate come spazi di respiro, di verde e di nuova identità.